Ulteriore stretta sulle attività che possono continuare a lavorare. Il Decreto del Mi.S.E. del 25 marzo, arrivato a seguito di una trattativa del Governo con i sindacati dei lavoratori, che chiedevano ulteriori restrizioni al numero delle attività consentite per diminuire i rischi di contagio tra i lavoratori, ha portato a stilare un nuovo elenco, con i relativi codici Ateco, che sostituisce il precedente, contenuto nell’allegato al DPCM del 22 marzo.
Il nuovo Decreto del 25 marzo precisa anche alcune modalità con le quali alcune delle attività consentite dovranno essere espletate.