L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha recentemente sanzionato con un’ammenda severa, 680mila euro, alcune catene di supermercati, in quanto ha ritenuto vessatoria la pratica di imporre nei confronti dei fornitori di pane fresco, soprattutto imprese artigiane, il ritiro del prodotto rimasto invenduto a fine giornata. L’indagine, partita nel settembre 2018, ha coinvolto Coop, Conad, Esselunga, Eurospin, Auchan e Carrefour. È stato quindi accertato dall’Antitrust che per imporre tale obbligo, che a volte veniva esteso anche ad altri prodotti quali focacce e pizze, le catene della GDO ricorrevano ad una posizione di forza che si esplicitava oltre all’obbligo del ritiro anche al riaccredito a favore dei supermercati del valore del prodotto ritirato, sottraendolo al prezzo della fornitura successiva. Questa pratica rappresentativa di uno squilibrio contrattuale tra le catene della GDO e le imprese di panificazione artigiane con pochi dipendenti, in quanto avvantaggiava esclusivamente le prime trasferendo il rischio d’impresa relativo alla mancata vendita di pane già ordinato ed acquistato sul contraente più debole, è stata considerata illecita in quanto viola la legge del 2012 sulle relazioni commerciali che tutela le parti più deboli della filiera agroalimentare. Inoltre veniva scaricato sempre sui fornitori il peso dello smaltimento di un prodotto difficilmente recuperabile e che per la maggior parte doveva essere smaltito nella frazione organica dei rifiuti, quando non veniva ceduto a titolo gratuito come mangime animale.
Confartigianato Alimentazione verificherà lo stato delle cose sui territori a seguito della sentenza con le ripercussioni sulle relazioni commerciali tra le parti e le auspicabili modifiche contrattuali.