Mpmi e finanziamenti: richieste per 136 miliardi. E arriva il contributo per le imprese del tessile

Posted By Daniela Montalbano on Feb 14, 2021 | 0 comments


PUNTIAMO SUL REGNO UNITO. IL 25 FEBBRAIO UN WEBINAR PER L’EXPORT OLTRE MANICA
L’appuntamento sulla piattaforma Zoom è per il 25 febbraio, dalle 15 alle 16, con il webinar “Il mercato del Regno Unito: non solo Brexit” al quale interverranno Ben Greenwood, console generale britannico incaricato e direttore Department for International Trade Italia; Cameron Ballester, primo segretario affari europei dell’Ambasciata britannica e Matteo Campari del servizio estero di Confartigianato Artser. Le imprese potranno capire come si riposizionerà il Regno Unito sul mercato globale e quale atteggiamento avrà nei confronti dei partner vecchi e nuovi. Per iscriversi clicca QUI.

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER LE PICCOLE IMPRESE DEL TESSILE
Un contributo di 5 milioni di euro per le Pmi del tessile, della moda e degli accessori. «La copertura è fino al 50% delle spese ammissibili per progetti finalizzati alla realizzazione di nuovi elementi di design, all’utilizzo di tessuti innovativi, ispirati all’economia circolare, al riciclo di materiali usati o all’utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili e all’introduzione di innovazioni digitali», si legge su Italia Oggi. L’investimento non deve essere inferiore a 50mila euro e non superiore a 200mila euro.

MORATORIA: 2,7 MILIONI DI DOMANDE PER UN VALORE DI 300 MILIARDI
Si legge su Varesenews, sulla base di una comunicazione del Mef, che «al 29 gennaio le domande di adesione alle moratorie su prestiti sono oltre 2,7 milioni (valore di circa 300 miliardi), mentre arrivano a 136,8 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le Mpmi presentati al Fondo di Garanzia. Circa il 95% delle domande è già stato accolto dalle banche». Le Pmi hanno richiesto prestiti e linee di credito per 153 miliardi. Le 60 mila adesioni alla moratoria promossa dall’ABI hanno riguardato oltre 17 miliardi di finanziamenti alle imprese.

INPS: CONTRIBUTI INVARIATI PER ARTIGIANI E COMMERCIANTI
Lo scrive il Sole 24 Ore: «Le contribuzioni dovute dagli artigiani e dagli esercenti attività commerciali restano invariate rispetto al 2020. Un lieve aumento si registra per le aliquote applicabili al coadiuvante e ai coadiutori di età non superiore a 21 anni, che passano dal 21,90% dello scorso anno al 22,35%. Si arriverà al 24% nel 2025». La contribuzione ordinaria, applicabile ai titolari di qualunque età e ai collaboratori, «è del 24% per gli artigiani e del 24,09% per i commercianti. E’ calcolata sul reddito minimale, confermato a 15.953 euro annui».

MINACCIA CREDITI DETERIORATI, MA LE BANCHE SONO PIU’ SOLIDE
Lo si legge sul Corriere della Sera: «I crediti deteriorati rappresentano ancora un rischio, ma le banche sono più solide rispetto al passato». Gli Npl (non performing loans) aumenteranno per effetto della pandemia, ma «il tasso di ingresso in default dovrebbe mantenersi ben al di sotto dei picchi raggiunti nelle precedenti recessioni». Indispensabili i programmi di stimolo fiscale della Ue, che vanno mantenuti ed estesi anche al 2022: fondamentale muoversi in fretta sul Recovery Fund. Per contrastare i rischi per la stabilità finanziaria, l’Europa sta pensando anche ad un «euro digitale». Che non avrà niente a che fare con il Bitcoin.