IMPRESE DEMANIALI – Il Presidente Vanni a confronto con l’On. Marattin per tutelare le imprese balneari

Posted By Antonio Alivesi on Dic 15, 2021 | 0 comments


Prosegue l’azione di Confartigianato Imprese Demaniali per sensibilizzare le forze politiche sulla necessità di salvaguardare il sistema balneare italiano con una legge di riordino definitivo delle concessioni demaniali marittime. Nell’ambito dei confronti avviati, il 7 dicembre, il Presidente Mauro Vanni, accompagnato dalla responsabile della categoria, Alessandra Calà, ha incontrato il Presidente della Commissione Finanze della Camera On. Luigi Marattin per rappresentare i principi cardine che la legge di riforma dovrebbe tener presente a difesa delle imprese balneari, da tempo in una situazione di perdurante precarietà, ora soggette a ulteriori incertezze a causa delle recenti, penalizzanti pronunce del Consiglio di Stato.

Il Presidente Vanni ha evidenziato, innanzitutto, la necessità di individuare nuove formule di tutela dell’attività imprenditoriale sulle quali migliaia di famiglie hanno investito risorse professionali ed economiche, in virtù di un quadro giuridico che garantiva condizioni di stabilità e prospettive di sviluppo. In sostituzione del rinnovo automatico delle concessioni ormai abrogato, occorre prevedere meccanismi alternativi che siano in grado di conciliare le legittime istanze delle imprese balneari con le regole comunitarie. Tale obiettivo deve costituire una priorità nell’agenda istituzionale, tanto più alla luce dei termini ultimativi indicati dalle richiamate sentenze del Consiglio di Stato che impongono interventi legislativi urgenti e decisivi per “mettere in salvo” un settore economico perno del sistema turistico nazionale, facendo leva sui suoi punti di forza e sulle sue specificità.

A tale proposito, Vanni si è soffermato sul ruolo sociale delle imprese balneari che garantiscono la sicurezza della balneazione, la manutenzione degli arenili, contribuendo attivamente alla tutela del territorio e dell’ambiente, alla valorizzazione del bene pubblico, a beneficio della collettività; altro aspetto di valore, l’elevato standard di servizio erogato che ha determinato la nascita e il successo del modello di balneazione attrezzata del nostro Paese, fattore di competitività nel mercato turistico internazionale.

Il Presidente Vanni ha rimarcato la peculiarità delle imprese balneari che esercitano e valorizzano, con investimenti privati, un’attività economica su territorio demaniale e che, in caso di perdita della concessione, non potrebbero operare altrove, non avrebbero alcuna possibilità di sopravvivere sul mercato. In quest’ottica, la liberalizzazione delle spiagge deve essere attuata con criteri corretti ed equilibrati, evitando di esporre il settore a pericolose manovre speculative da parte di grandi gruppi per accaparrarsi le concessioni, di generare condizioni concorrenziali sfavorevoli alle micro-piccole imprese sui cui poggia il sistema balneare italiano. In questa logica, il canone deve essere escluso dai criteri presi in considerazione ai fini dell’assegnazione delle concessioni, al fine di evitare sperequazioni.

Questi i presupposti ritenuti fondamentali per la costruzione della legge organica che fissi il nuovo quadro di regole per il rinnovo delle concessioni demaniali marittime, su cui abbiamo auspicato che sia riavviata al più presto, da parte del Governo e del Parlamento, la consultazione della Categoria. Tali regole dovranno tradursi, innanzitutto, nel riconoscimento del valore di mercato dell’impresa, non solo in termini di investimenti, che sarebbe un criterio riduttivo, ma inteso quale patrimonio intrinseco dell’azienda costituito da professionalità, esperienza, capacità, fattori qualitativi che contraddistinguono l’offerta balneare italiana, che non si possono improvvisare, che non si può rischiare di vanificare e impoverire.

Il Presidente della Commissione Finanze On Marattin ha rassicurato circa la possibilità di individuare celermente, all’interno del limitato perimetro di azione indicato dalle sentenze del Consiglio di Stato e in tempo utile rispetto al ravvicinato termine del 2023, una soluzione equilibrata per la definizione della nuova disciplina sulle concessioni demaniali marittime che possa venire incontro alle esigenze del comparto balneare nel rispetto dei principi comunitari, attraverso un sentiero di accompagnamento in grado di sostenere le imprese in sede di rinnovo delle concessioni stesse, di ricreare le condizioni essenziali per la prosecuzione dell’attività, di rimettere in moto gli investimenti e restituire al settore prospettive di stabilità.