EUROPA – Luca Crosetto confermato Presidente della Commissione politiche d’impresa di SMEunited

Posted By Daniela Montalbano on Mag 16, 2020 | 0 comments


Luca Crosetto, Delegato di Confartigianato all’Europa, è stato confermato oggi dal Board di SMEunited Presidente della Commissione Politiche d’impresa dell’Organizzazione europea dell’artigianato e delle Pmi di cui Confartigianato è membro fondatore. Un incarico particolarmente impegnativo e di grande responsabilità in un momento tanto difficile per le piccole imprese europee. Ed è per questo che Crosetto, che è anche Vice Presidente di SMEunited, rivolgendosi al Board ha sottolineato l’importanza di una stretta collaborazione delle Organizzazioni che compongono SMEunited. Tra le priorità del suo piano di lavoro, Crosetto ha indicato la necessità di concentrarsi sui dossier della Commissione europea nel programma di attività 2020. A cominciare dalla Strategia per le Pmi che punta a presentare un piano di sviluppo e di sostegno per le micro e le PMI europee al fine di realizzare la transizione verso un’economia sostenibile e fare dell’Europa il primo continente che sviluppa azioni a sostegno delle PMI.


Crosetto ha osservato che la strategia, pubblicata il 10 marzo 2020, non tiene in considerazione le nuove esigenze delle piccole e medie imprese a seguito della diffusione dell’epidemia COVID19 e della crisi sociale ed economica. Secondo Crosetto, è quindi opportuno aggiornarla per far sì che possa ottenere realmente gli effetti desiderati.


La strategia PMI rappresenta un dossier molto importante per SMEUnited, poiché il suo obiettivo principale consiste nell’aumentare il potenziale produttivo delle PMI europee, dando loro la possibilità di essere pienamente integrate nella transizione che l’Europa dovrà affrontare, rendendo l’Europa stessa una società più imprenditoriale, sostenendo attività di formazione e aumento del personale qualificato, accompagnando le PMI nelle tutela dei propri prodotti attraverso un vero supporto all’internazionalizzazione e dando vita ad reale mercato unico europeo.


Tra le altre priorità, Crosetto ha indicato la direttiva sulla rendicontazione non finanziaria, sottolineando la necessità che tale informativa rimanga volontaria. Obbligare le PMI a rendicontare nel campo della sostenibilità ambientale e sociale aumenterebbe gli oneri amministrativi per le imprese.
Lo stesso era accaduto col dossier Finanza sostenibile e Tassonomia, sul quale – ha ricordato Crosetto – “siamo riusciti a ottenere un ottimo risultato grazie alla collaborazione di tutti a beneficio delle imprese. SMEunited dovrà sostenere con forza questa posizione e impegnarsi a mantenere il carattere volontario di questa direttiva di fronte alle Istituzioni europee”.

Terzo dossier, la creazione del Piano d’azione per l’applicazione del mercato unico che fa parte della strategia di sviluppo industriale della Commissione europea per consentire agli Stati membri e alla Commissione di lavorare insieme per garantire una migliore conformità alle norme del mercato unico. Una nuova task force è stata istituita ad aprile alla luce dell’urgenza delle questioni che rendono difficile il corretto funzionamento del mercato unico, principalmente le restrizioni alle esportazioni all’interno dell’UE di forniture vitali di prodotti protettivi, medici e medicinali, i controlli alle frontiere e la necessità di aumentare la produzione di attrezzature essenziali. Crosetto ha sottolineato che, soprattutto nel difficile contesto attuale, le PMI debbano avere piena libertà nella prospettiva della libera circolazione delle merci, e per questo motivo è essenziale la conservazione e il rafforzamento del Mercato Unico. E ancora, molta importanza si attribuisce alla digitalizzazione delle PMI con l’obiettivo di garantire loro l’accesso e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. A tal fine – ha detto Crosetto – i Digital Innovation Hubs dovrebbero essere ulteriormente rafforzati, come indicato nel Libro Bianco sull’Intelligenza Artificiale pubblicato dalla Commissione il 19 marzo scorso. “Riteniamo che il programma Digital Europe sia essenziale per raggiungere gli obiettivi sopra indicati”.


Infine, per aiutare le piccole e medie imprese sarà necessario procedere all’attuazione di strategie senza precedenti. Ad esempio, il quadro di aiuti temporanei approvato dalla Commissione europea dovrà essere rafforzato ed esteso, e anche il Fondo di Recupero dovrà basarsi non solo sui prestiti ma anche sulle sovvenzioni. Per il Presidente Crosetto, il fondo dovrebbe essere in aggiunta al tradizionale QFP e non farne parte. Dovrebbe includere un programma di sostegno alla riforma per gli Stati membri (prestiti condizionati), nuove finestre per l’attuazione di Invest EU (recuperi economici/investimenti strategici/ sostegno alla solvibilità) con strumenti finanziari e un’estensione di due anni dell’attuale programma di coesione/CRII/CRII+.


Nel corso della riunione odierna il Board di SMEunited ha approvato il testo di una dichiarazione sulla Recovery Strategy che mette in evidenza le aspettative delle Pmi europee per una strategia di ripresa audace, ambiziosa e mirata, che necessita di un forte accento sull’artigianato e sulle PMI, per consentire loro di riprendersi, di preservare e creare posti di lavoro e competenze, rimanere solvibili ed essere resilienti in futuro. Ecco alcuni dei principi indicati dal Board di SMEunited.

La strategia dovrebbe utilizzare la duplice transizione per stimolare la ripresa e aumentare al contempo la competitività e la resilienza dell’economia europea.


Sia l’attuazione del Green Deal che la digitalizzazione dovrebbero rispettare la capacità dell’artigianato e delle PMI di adattarsi. La ripresa e la doppia transizione richiedono investimenti massicci e dovrebbero essere sostenuti da un Fondo europeo di ripresa, con un quadro finanziario pluriennale rinnovato. Il Green Deal può massimizzare il suo contributo per la ripresa, se le azioni con effetti positivi sulla crescita in Europa sono prioritarie. Ciò vale in particolare per “l’ondata di ristrutturazione” e per l’economia circolare, creando catene di valore più brevi e sfruttando le opportunità locali, incentivando i servizi di manutenzione e riparazione e le simbiosi industriali. Investire nella digitalizzazione rafforzerà la crescita e l’innovazione dopo la crisi COVID 19.


La ripresa trarrà vantaggio da un pieno funzionamento del mercato unico, che richiede condizioni di parità per tutte le imprese ed eviterà distorsioni.

Per garantire la liquidità dell’Artigianato e delle PMI, tutte le autorità pubbliche devono pagare le proprie fatture in tempo utile e le imprese devono dimostrare solidarietà. Le istituzioni europee devono garantire un contesto normativo flessibile affinché l’Artigianato e le PMI possano prosperare e dovrebbero evitare l’introduzione di nuove normative gravose. L’applicazione dei principi “Legiferare meglio“, evitando il goldplating, è più importante che mai.