ANARA-Confartigianato ha sollecitato la complessiva rivisitazione del programma di formazione dell’ispettore del centro di controllo proposto dal Ministero Trasporti, per evitare serie ripercussioni per l’operatività e la sopravvivenza dei centri revisione. E’ stato inviato alla Direzione Generale Motorizzazione un documento dettagliato con osservazioni e richieste di correttivi che tiene conto delle sollecitazioni pervenute dal territorio. In sintesi, tra le priorità sono state fatte le seguenti segnalazioni: punto fermo di tutta l’impostazione del programma deve essere il riferimento alla Legge n. 122/1992 per l’esercizio dell’attività di revisione, a tutela delle imprese associate del settore; la formazione, per rispondere ai più elevati parametri previsti dalla Direttiva 2014/45/Ue, deve prevedere meccanismi graduali, compatibili con la struttura e le caratteristiche dei centri revisione, distinguendo tra chi deve intraprendere l’attività che dovrà essere sottoposto al percorso completo e chi è già attivo, che dovrà seguire, invece, un percorso ridotto; l’esame per il corso di aggiornamento va eliminato, poiché la Direttiva 2014/45/Ue pone l’esame in alternativa alla Formazione iniziale o all’Aggiornamento e non come componente di valutazione; occorre una drastica riduzione alla durata delle 60 ore indicate dal Ministero per la formazione continua, poiché eccessiva e insostenibile per le nostre imprese, con altre necessarie modifiche all’impostazione prevista; la revisione del programma di formazione deve avvenire d’intesa con la categoria, quale interlocutore direttamente interessato; il testo finale rivisto va condiviso con la categoria stessa prima che sia posto in approvazione della Conferenza delle Regioni.
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